Seite 1 von 1

Prosecco aus Kroatien?

Verfasst: Donnerstag, 09.05.2013, 15:42
von lanonna
Gefunden im Portal von tiamo:

http://www.bild.de/politik/ausland/euro ... .bild.html" onclick="window.open(this.href);return false;

Ich fände es richtig, wenn die Kroaten ihren Prosek umtaufen müssten. Das ist den Italienern mit ihrem Tocai Friulano nicht anders ergangen. Auf den Namen Tokajer haben nun mal die Ungarn das Recht, obwohl die Traubensorte seit ewigen Zeiten im Friaul Tocai hieß.

Es wird sich für den Prosek sicher ein neuer nd unverwechselbarer Name finden lassen, so dass beide Seiten sich an den leckeren Tröpfchen ohne Ärger erfreuen können.

Lanonna

Re: Prosecco aus Kroatien?

Verfasst: Freitag, 10.05.2013, 00:33
von papili
Ich glaube nicht, das Kroatien sich den Namen Prošek verbieten läßt. Bei Tokaier ging es um Namensgleichheit, nicht um Namensähnlichkeit.
Selbst wenn man Prošek in der vereinfachten Schreibweise Prosek anwendet, ist der Name weit von Prosecco entfernt.

Nur weil Italien eher der EU beigetreten ist, soll der Name Prošek, der älter als Italien ist, geändert werden?

Unter dem Markennamen Prošek sind verschiedene dalmatinische Dessertweine zusammengefasst (Wikipedia).

Zum Unterschied von Tokaier (Geographische Bezeichnung) hat Prošek nichts mit der Prosecco-Traube gemeinsam.

Mich würde an der Stelle die Herkunft des Namen Prošek interessieren. Vielleicht hat einer eine Idee.

Papili

Re: Prosecco aus Kroatien?

Verfasst: Freitag, 10.05.2013, 08:53
von Nona Picia
Aus Wikipedia

Prosecco
Prosecco (Proseco in dialetto triestino, Prosek in sloveno) è una frazione del comune di Trieste. Si trova sull’altopiano carsico, lungo la strada provinciale 1, a metà strada circa tra le frazioni di Opicina e di Santa Croce.
Celebre per aver dato il nome ad uno dei vini più famosi al mondo, il prosecco.[2]
All'imbocco della frazione, provenendo da Trieste in località Contovello, si gode di un ampio panorama sulla città. A Prosecco inizia la strada Vicentina, detta anche Napoleonica, che si collega all'Obelisco di Opicina, fermata del tram omonimo. Anche questo percorso ciclopedonale offre un panorama su golfo e città, luogo privilegiato per assistere alla regata velica della Barcolana.
Subito dopo la frazione, prima dell'imbocco della Napoleonica, una strada permette di raggiungere il Santuario Mariano di Monte Grisa, che domina l'altopiano.
La chiesa del paese, racchiusa tra le case dell'abitato, è del 1637 ed è dedicata a San Martino.
La parte vecchia della località è abitata prevalentemente dalla comunità linguistica slovena (prima dell'annessione all'Italia, più del 92% della popolazione era di madrelingua slovena),[3] mentre la parte moderna, nota con il nome di Borgo San Nazario, costruita negli anni cinquanta e sessanta, è abitata in gran parte da esuli istriani e da loro discendenti, provenienti perlopiù da Capodistria e dintorni